-
-
-
-
-
-
Hai Bisogno
di Informazioni?Contattaci
La Storia dell’Avis Comunale Capena
La storia dell’Avis Comunale Capena inizia il 27 giugno 1986, quando un gruppo di donatori, presso la Sala Consigliare del Comune di Capena, si riunisce in Assemblea presieduta dal Consigliere dell’Avis Provinciale di Roma Sig. Sestilio Petrucci, e ne determina la costituzione. In quell’occasione fu eletto il Consiglio Direttivo dell’Associazione che, nella sua prima riunione del 3 luglio 1986, suddivise così gli incarichi: Lorenzo Oddone (Presidente), Antonella Bernardoni (Vice Presidente), Carlo D’ippolito (Vice Presidente), Enrico Chiarelli (Segretario), Irene Valenti (Amministratore), Abdellah Karim (Consigliere), Rosalba Montereali (Consigliere), Salvatore Cannata, (Presidente Collegio Dei Sindaci), Maria Teresa D’agostinis (Sindaco Collegio Dei Sindaci), Paola Sestili (Sindaco Collegio Dei Sindaci), Pierino Felicini (Supplente Collegio Dei Sindaci).
Nella stessa riunione fu nominato referente sanitario dell’Avis Comunale Capena la Dott.sa PALMIRA PETRONGARI.
Avis Comunale Capena entra a far parte della grande famiglia dell’Avis Provinciale, Regionale, Nazionale e della Federazione Internazionale delle Organizzazioni dei Donatori di Sangue.
Il Centro Trasfusionale di riferimento era quello dell’Avis di Civitavecchia che provvedeva alla raccolta periodica di sangue in loco, tramite la presenza di un’autoemoteca.
La prima giornata di donazione della nuova Associazione è stata il 5 ottobre 1986 in cui furono raccolte 27 sacche (il totale del 1986 fu di 48 sacche di sangue).
Per i primi due anni furono fatte due raccolte l’anno, diventate tre dal 1988.
Nel 1994 per effetto della legge 107/90, il Centro Trasfusionale passò dall’Avis di Civitavecchia alla ASL RM/F. L’effetto pratico è stato che il Centro Trasfusionale non fu più in grado di assicurare le raccolte sul territorio.
Per dare una risposta alle nuove esigenze, il 30 settembre 1995 nasce Avis Intercomunale Campagnano, che raggruppa nove Avis Comunali della zona nord/nord-ovest della provincia di Roma: Anguillara Sabazia, Campagnano, Capena, Castelnuovo di Porto, Civitella S. Paolo, Fiano Romano, Riano, Rignano Flaminio e, poco dopo, Ladispoli.
L’adesione all’Intercomunale Campagnano permette all’Avis Capena, pur mantenendo la sua autonomia giuridica, economica e gestionale, di continuare l’attività di promozione e chiamata per la raccolta sangue sul territorio. Il Centro Trasfusionale di riferimento diventa quello dell’Ospedale S. Pietro, in base alla convezione del 12 gennaio 1995.
Nel 1997 si passa a quattro giornate di raccolta l’anno. Dopo l’autoemoteca, la raccolta di sangue si sposta presso l’ambulatorio del dott. Oddone, poi all’asilo comunale e infine all’”Ospedaletto”, i vecchi locali dell’ASL.
Il 17 ottobre 1998 è approvata la trasformazione dell’Avis Intercomunale Campagnano in Avis Intercomunale S. Pietro, che porta la sua sede all’interno dell’Ospedale S. Pietro e stipula una nuova convenzione (27maggio 1999).
I cambiamenti e le difficoltà di questi anni, complice anche l’allarme per la diffusione dell’HIV, si ripercuotono sul lavoro dell’Associazione e sull’entusiasmo dei donatori. Le donazioni che nella prima metà degli anni 90 erano arrivate a oltre 200 l’anno, scendono a circa 170 nella seconda metà.
Nel 2002 l’attività di raccolta si sposta nei nuovi locali dell’ASL in via Tiberina.
Nel 2005 l’Avis Comunale Capena, seguendo le nuove linee guida dell’Avis Nazionale, adotta lo Statuto attualmente in vigore.
L’Associazione è riconosciuta ufficialmente con l’iscrizione al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato nella sezione Sanità – sottosezione sangue, con Determinazione della Regione Lazio n. D 4193 del 7 ottobre 2005.
Tra i compiti che Avis Comunale Capena è chiamata a svolgere per Statuto, ci sono:
- Promuovere la donazione di sangue
- Sostenere il bisogno di salute dei cittadini
- Promuovere l’informazione e l’educazione sanitaria dei cittadini
Un momento importante nell’ambito dell’attività informativa è rappresentato dal rapporto con le scuole. Gli alunni di oggi saranno i donatori di domani e la sensibilizzazione alla solidarietà dei più piccoli, può assicurare il ricambio dei donatori. In più occasioni la nostra Associazione e le scuole di Capena hanno realizzato progetti comuni. Per citare alcune iniziative, ricordiamo la visita organizzata al Centro Trasfusionale dell’Ospedale S. Pietro nell’anno scolastico 1996-97 e, con i disegni degli alunni ispirati a quell’esperienza, la pubblicazione del calendario 1998 dell’Avis Comunale Capena. L’anno successivo, a cura della nostra Avis, è stato stampato il volumetto “Io Capena la vorrei così”, una raccolta di temi fatti dagli alunni della scuola secondaria sull’argomento.
Successivamente, il rapporto con le scuole è istituzionalizzato dalla firma di un protocollo d’intesa stipulato il 15 febbraio 2006 tra l’Istituto Comprensivo Statale Capena e l’Avis Intercomunale S. Pietro. Grazie a quest’accordo, l’Avis Intercomunale, di concerto con Avis Comunale Capena, mette a disposizione dell’Istituto materiale e strumenti di comunicazione e informazione, illustrati da personale qualificato, medici, psicologi, biologi, ecc., su temi preventivamente concordati con l’Istituto, inerenti la donazione di sangue e non solo. Annualmente viene fissato un programma d’incontri, secondo un percorso che inizia nelle V classi della scuola primaria e prosegue nella secondaria con argomenti quali la motivazione al dono, la corretta alimentazione, le malattie trasmissibili, l’immagine di sé, ecc..
Nel 2008, presidente del Consiglio Direttivo dell’Avis Comunale Capena Angelo Ortenzi, gli occasionali contatti con i donatori di Nerola (RM) sono formalizzati con un accordo di stretta collaborazione. Il 21 novembre nasce il Gruppo Donatori Sangue di Nerola che al punto 2 del verbale dell’Assemblea costitutiva recita:
… il costituendo Gruppo sarà espressione, sul territorio comunale di Nerola, dell’Avis Comunale Capena di cui accetta interamente lo Statuto…..
Il Gruppo Donatori Nerola contribuisce al totale annuo delle donazioni, con circa 34 unità raccolte sul posto.
Nel 2010 l’Amministrazione Comunale di Capena, in occasione della III manifestazione “Capena città d’arte e lavoro”, ha riconosciuto la meritoria attività della nostra Avis con una targa.
Il 2011 è stato l’anno del 25° anniversario dell’Associazione. La ricorrenza è stata ricordata con una “Festa in piazza”
alla presenza del Sindaco, Dott.sa Antonella Bernardoni, che fu tra i fondatori dell’ Avis Comunale Capena, del nostro Parroco Don Gilberto, di personaggi dello sport, i pluridecorati campioni Federica Faiella e Ilario Di Buò, e delle Associazioni di volontariato presenti sul territorio oltre che dell’Avis Intercomunale S. Pietro e delle Avis associate. E’ stato un bel momento di sensibilizzazione ai valori della solidarietà umana, elemento fondante dell’Associazione, che ha coinvolto grandi e piccoli. La partecipazione della cittadinanza è stata la migliore dimostrazione di quanto questi valori siano sentiti.
Nel 2012 le giornate annuali di donazione diventano cinque ma il costante aumento dei costi, costringe a interrompere le raccolte a Nerola.
Ma il 2012 è un anno importante anche dal punto di vista legislativo. La Regione Lazio ha dato seguito all’applicazione della legge 21 ottobre 2005, n. 219 sul servizio trasfusionale, che definisce, tra l’altro, i requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi per l’esercizio delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta sangue. Questo comporterà da parte dell’Avis Comunale Capena notevoli sforzi sia organizzativi sia economici per l’adeguamento alla nuova normativa .
Sarà compito del Consiglio Direttivo eletto nell’Assemblea dei Soci del 2013, raccogliere la sfida e fare in modo di arrivare alla scadenza del 2014 con le carte in regola per continuare una bella storia iniziata tanti anni fa. La condizione base per soddisfare la normativa comunitaria, è quella di disporre di locali dedicati alla donazione che possano essere adeguati alle disposizioni di legge. Al momento, grazie all’intervento dell’Avis Intercomunale S. Pietro, disponiamo di 5 nuovi lettini per la raccolta che sono stati affidati in uso alla ASL. Confidiamo che il riconoscimento “…della funzione civica e sociale ed i valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue e dei suoi componenti…”, espressa nella legge n. 219 del 21 ottobre 2005, trovi riscontro anche nella fattiva collaborazione da parte dell’Amministrazione Comunale, alla soluzione del problema.
Nel 2013 la convenzione tra l’Avis Intercomunale S. Pietro e L’Ospedale FBF S. Pietro, che prevedeva servizi e condizioni specifiche alle necessità dei contraenti, è stata adeguata alla convenzione tipo prevista dal Centro Regionale Sangue, uniformandosi a quella delle altre Associazioni.
Dallo stesso anno è stato scelto di dare visibilità alle attività e produzioni di Capena. I piccoli omaggi dati ai donatori nelle giornate di raccolta, hanno tutti origine dal nostro territorio.
Le 48 donazioni del 1986 sono diventate 339 nel 2013 e i 37 donatori 229.
Il successo dell’Avis Comunale Capena è legato alla solidarietà e al contributo dei donatori, dei sostenitori e delle Amministrazioni Comunali che si sono avvicendate, motivazioni queste che nel tempo sono andate sempre aumentando, assicurando a ogni concittadino la disponibilità di sangue in caso di bisogno.
Grazie al lavoro comune, l’Avis Comunale Capena contribuisce a ridurre il divario tra sangue raccolto e necessità sanitarie che, nella regione Lazio, è ancora fortemente negativo. Per assicurare la disponibilità di sangue, la sanità regionale spende oltre 5 milioni di euro ogni anno. Non solo, spesso i pazienti e i loro famigliari si sentono chiedere di reperire donatori per poter assicurare la cura o l’intervento necessario: questo è vietato per legge!
L’Associazione è più volte intervenuta, con il sostegno economico dei suoi aderenti, in casi di calamità naturali o iniziative d’impegno sociale, collaborando anche con le Associazioni di volontariato del territorio.
Naturalmente i problemi non sono mancati, non mancano e non mancheranno ma siamo convinti che la sensibilità verso i problemi altrui, lo spirito di gruppo e la vicinanza delle Istituzioni riusciranno a superarli come ieri, anche oggi e domani.
Ogni anno riaffermiamo i nostri principi con un tradizionale momento d’incontro della famiglia Avis Comunale Capena e di quanti ci sostengono, la “Festa del Donatore” che è ormai diventata un’attesa tradizione.
Riprendiamo a raccontare la nostra storia.
Avevamo lasciato al Consiglio Direttivo eletto dall’Assemblea dei Soci dell’Avis Comunale Capena del 2013, il compito di soddisfare quanto richiesto dalla legge n. 219 del 21 ottobre 2005, descritto nella Conferenza Stato Regioni del 26 dicembre 2010.
In sintesi la nostra Associazione, per continuare l’attività di raccolta del sangue donato, doveva dotarsi di una struttura che avesse, tra l’altro:
- locali e spazi commisurati alle tipologie ed ai volumi delle prestazioni erogate.
- un’area per attesa e accettazione dei donatori di sangue e di emocomponenti;
- un locale destinato al colloquio e alla valutazione delle condizioni generali di salute del donatore per la definizione del giudizio di idoneità alla donazione, tale da tutelare il diritto del donatore alla privacy e da garantire la confidenzialità necessaria per una corretta e completa acquisizione delle informazioni anamnestiche rilevanti ai fini della sicurezza dei prodotti del sangue;
- un locale destinato alla raccolta di sangue ed emocomponenti, strutturato in modo tale da salvaguardare la sicurezza dei donatori e del personale e da prevenire errori nelle procedure di raccolta;
- un’area destinata al riposo/ristoro post-donazione;
- servizi igienici separati per utenti e personale.
Le richieste e i solleciti rivolti all’Amministrazione Comunale, che pure era stata messa a conoscenza della nuova normativa e del rischio di non poter più fare a Capena la raccolta di sangue, sono rimasti inascoltati. Anche l’individuazione di locali di proprietà del Comune in località Scorano, ex Good Year, che erano inutilizzati, abbandonati, fatiscenti e vandalizzati e che ci eravamo offerti di risistemare, è caduta nel vuoto.
L’ipotesi di affittare dei locali da privati non si è potuta perseguire non avendo trovato niente che potesse soddisfare le nostre esigenze ed essere compatibile con le nostre finanze.
Alle elezioni amministrative del maggio 2014, Avis Comunale Capena ha esposto a tutti i candidati a Sindaco che hanno accolto la richiesta di un incontro, le norme di legge per continuare l’attività di raccolta e le nostre proposte.
La nuova Amministrazione Comunale, Sindaco il Dr Paolo Di Maurizio, ha accolto la richiesta dell’Associazione ed ha concesso, con Delibera n. 74 del 4 agosto 2014, in comodato d’uso all’Avis Comunale Capena e all’Associazione Pro Loco Capena i locali ex Good Year, purché non ci fossero oneri a carico del Comune per la sistemazione. Risolto l’iter burocratico, grazie alla sensibilità del personale comunale ed in particolare del Segretario Dr.sa Cristiana Micucci, il 31 marzo 2015 l’Avis prende possesso dei locali ed inizia i lavori di ristrutturazione.
Per questi lavori sono stati utilizzati i risparmi accumulati nei 30 anni di vita dell’Associazione ma, soprattutto, ci si è rivolti ai cittadini di Capena che non hanno fatto mancare il contributo economico e lavorativo, dimostrando ancora una volta l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’Avis .
Non possiamo ringraziare ogni singolo benefattore, faremmo prima a citare chi non ha creduto in questo sogno, riteniamo che la gratificazione più grande per tutti, sia essere riusciti a realizzarlo: il 18 ottobre 2015 c’è stata la prima giornata di donazione nei nuovi locali.
Oggi la sede dell’Avis Comunale Capena è accreditata dalla Regione Lazio come Punto di Raccolta sangue, avendo superato la visita ispettiva del dicembre 2015.
A dimostrazione dell’apprezzamento dell’Amministrazione comunale in carica nei confronti della nostra Associazione, il 7 aprile 2016 la Giunta Comunale presieduta dal Sindaco Dr Paolo di Maurizio, ha deliberato di intitolare lo spazio antistante la nuova sede “Piazzale Donatori di Sangue” (Delibera N° 32 – Decreto del Prefetto della Provincia di Roma prot. 13341 del 23/06/2016).
La disponibilità dei locali ha permesso all’Associazione di ampliare la gamma dei servizi offerti alla cittadinanza. Nel 2016 sono stati organizzati:
convegni di sensibilizzazione alla donazione di sangue, in collaborazione con i medici del servizio trasfusionale dell’Ospedale S. Pietro di Roma:
– Vampiri, zanzare …. e noi (Dr Malantrucco);
– Da vena a vena, il viaggio del sangue, (Dr Lionetti) replicato su richiesta del Consiglio dei Giovani di Capena,
convegni d’informazione sanitaria, in collaborazione con i medici del territorio:
– Allergie e intolleranze, sfatiamo qualche mito ( Dr.a De Mattia);
– Crescere previ..denti, in occasione della giornata nazionale di promozione della salute orale nei bambini ( Dr.a Montilli);
– Vaccinazioni, tanti perché di una scelta consapevole (Dr.a De Mattia, Dr.a Sinopoli).
Il 2016 è stato anche l’anno del 30° anniversario della nostra Associazione e lo abbiamo festeggiato presso la nostra sede, con un pesca di autofinanziamento, con l’esibizione degli studenti della scuola di musica di Capena e con l’esposizione di quadri di Arianna Scoscina e dei mosaici della Comunità Maiesus.
Oltre agli incontri di informazione ci eravamo prefissi l’ambizioso obiettivo di offrire un servizio di prevenzione sanitaria in collaborazione con i medici del territorio.
Nel 2017 abbiamo concretizzato questo progetto. In collaborazione con l’equipe urologica della Clinica nuova Villa Claudia e con il coordinamento del Dr Riccardo Benigni, è stato organizzato uno screening urologico per gli uomini over 50 anni e in collaborazione con la Dr.sa Chiara Tozzi, uno screening ginecologico per le donne.
Tutto ciò a titolo completamente gratuito per i partecipanti.
Queste iniziative hanno riscosso l’interesse della cittadinanza e qualificato la nostra Associazione che ha così dato significato alle finalità statutarie.
Anche nell’anno successivo la prevenzione sanitaria ha trovato spazio tra le iniziative dell’Avis Capena concretizzata con una giornata di visite ginecologiche organizzata in collaborazione con il Distretto Lions 108 L e la struttura sanitaria Ria House di Capena.
Sempre nel 2018 è stato organizzato, presso la sala consigliare del Comune e con il Patrocinio dell’Amministrazione, un incontro dal titolo “The importance of being”, considerazioni sul tema della donazione e testimonianze di chi è vivo grazie al dono. E’ stato un momento di riflessione sull’importanza della donazione di sangue che ha coinvolto emotivamente i partecipanti e commosso per i racconti dei protagonisti.
In questi anni sono continuate le iniziative che possiamo considerare istituzionali quali la partecipazione agli eventi cittadini, come il ristoro organizzato per i partecipanti alla corsa a sostegno della lotta ai tumori femminili, fatta in concomitanza con la Sagra dell’uva, o il Memorial Antonio Perilli e l’attività scolastica.
Nel 2018 l’impegno con le scuole ha avuto importanti novità per quanto riguarda la secondaria. Infatti dopo tanti anni il lavoro è stato gestito direttamente dall’Associazione, svincolandoci dall’Avis Intercomunale San Pietro. Due nuove relatrici, Sabrina Pelliccia, medico e specialista in ematologia, e Simona Perilli, psicologa e psicoterapeuta, hanno preparato nuovo materiale offrendo un diverso approccio agli argomenti trattati. Sono due professioniste di Capena che danno prestigio alla nostra Associazione.
Questo è stato anche l’anno in cui sono iniziati i lavori d’impermeabilizzazione del solaio della sede che, in più punti, lasciava entrare acqua piovana. Si è trattato di un grosso impegno economico che è stato affrontato con l’aiuto dell’Associazione “Antonio Perilli ….. un altro sogno che si realizza” e che, ancora una volta, ha coinvolto i concittadini attraverso le diverse iniziative. E’ stata riproposta l’idea della maglietta ed è stata organizzata una mostra di quadri, foto, disegni ed oggetti in occasione dell’”Happy Avis” di fine anno.
La nuova legge sui requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi, ha comportato la fine delle donazioni fatte in ambienti non idonei. Questo è valso anche per l’Avis Intercomunale San Pietro che, per non rinunciare al lavoro fatto con alcune parrocchie romane, ha acquistato un’autoemoteca della quale anche la nostra Avis ha usufruito. Infatti si è instaurato un rapporto di collaborazione con la palestra Vita Sport organizzando due raccolte l’anno con l’autoemoteca presso la loro sede di via Tiberina.
Con l’entrata in vigore della nuova normativa europea, è aumentato il tempo dedicato alla parte precedente il prelievo e questo ha portato ad un aumento del numero di giornate dedicate alla donazione, passando da 5 del 2014 a 6, poi 8, 10, per finire con 11 nel 2019. Altra novità per la nostra Avis è stata l’introduzione del sabato come giorno di raccolta. Questi cambiamenti hanno creato un po’ di confusione nei nostri donatori, abituati all’intervallo dei 90 gg tra le donazioni e a dedicare al dono la domenica.